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    È importante conoscere gli alimenti, la loro provenienza in che modo sono stati coltivati allevati, trasformati. Essere sicuri grazie alle certificazioni europee dell'affidabilità del cibo e di non ingerire sostanze nocive per la salute. Queste sono garanzie che oggi solo i prodotti biologici offrono.
     

    Cenni sul biologico

    "L’uomo è ciò che mangia"
    scriveva il filosofo Feuerbach; questo pensiero non può essere interpretato alla lettera ma di certo contiene un fondo di verità. Infatti il rapporto tra gli alimenti che quotidianamente vengono ingeriti e l'organismo stesso è strettissimo ed interdipendente, la salute e l'equilibrio psico-fisico sono determinati oltre che dalla quantità e modalità in cui il cibo viene ingerito anche e soprattutto dalla sua qualità. Per questo è importante conoscere gli alimenti, la loro provenienza in che modo sono stati coltivati allevati, trasformati. Essere sicuri grazie alle certificazioni europee dell' affidabilità del cibo e di non ingerire sostanze nocive per la salute. Queste sono garanzie che oggi solo i prodotti biologici offrono. Infatti consumare prodotti biologici significa:
    • conoscerne la provenienza;
    • essere certi di non ingerire in maniera indiretta le centinaia di migliaia di tonnellate di prodotti chimici di sintesi, utilizzati nell'agricoltura tradizionale (fertilizzanti, diserbanti, insetticidi, anticrittogamici, pesticidi) e dannosi sia per l'ambiente sia per la salute del consumatore;
    • consumare prodotti esenti da Organismi Geneticamente Modificati (OGM);
    • mangiare in maniera responsabile e con il vero gusto naturale;
    • far crescere i nostri figli sani e senza forme allergeniche;
    • non aver bisogno di integratori vitaminici.
    Che significa agricoltura biologica?
    L'agricoltura biologica è un metodo di produzione definito e disciplinato a livello comunitario dal Regolamento CEE 2092/91, e a livello nazionale dal D.M. 220/95 e successive modificazioni.
    In cosa si differenzia dall'agricoltura convenzionale?
    In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere), nè Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Contribuisce a conservare l’ambiente più sano e pulito. Tutela la biodiversità, conserva la fertilità naturale del suolo, consuma meno energia riducendo al minimo il rilascio di residui nel terreno, nell’aria e nell’acqua, ma soprattutto salvaguardia la complessità dell’agro-ecosistema, non utilizza né sostanze pericolose per la salute né sementi manipolate geneticamente (OGM).
    Quali sono le tecniche di difesa delle colture?
    Alla difesa delle colture si provvede innanzitutto selezionando preventivamente specie resistenti alle malattie e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate come, per esempio:
    • la rotazione delle colture, evitando di coltivare per più stagioni consecutive sullo stesso terreno la stessa pianta, impedendo così ai parassiti di trovare l'ambiente favorevole al loro proliferare, e utilizzando in modo più intelligente e meno intensivo le sostanze nutrienti del terreno;
    • la piantumazione di siepi ed alberi, che ricostituiscono il paesaggio, dando ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e fungendo da barriera fisica a inquinamenti esterni;
    • la consociazione, che consiste nel coltivare contemporaneamente piante diverse, l'una sgradita ai parassiti dell'altra.
    Che tipi di fertilizzanti vengono usati?
    In agricoltura biologica si usano fertilizzanti naturali come il letame ed altre sostanze organiche. In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno e per difendere le coltivazioni dalle crittogame.
    Quali sono i giovamenti che si ottengono dall’alimentazione biologica
    Principalmente la non ingerenza di sostanze di concimi e diserbanti e di pesticidi di sintesi quali anticrittogamici, insetticidi, ecc. utilizzati nella agricoltura convenzionale che sono la principale causa di allergie, patologie gastriche e di forme tumorali. Vantaggi ancora maggiori si hanno nella trasformazione dei prodotti dove non sono consentite sostanze conservanti e coloranti di sintesi, purtroppo ormai comunemente presenti sulle nostre tavole intossicando il nostro organismo e indebolendo le nostre difese immunitarie. Da qui la necessità di utilizzo degli integratori alimentari che rappresentano un paradosso perché le stesse multinazionali che ci inducono ad alimentarci con le loro produzioni convenzionali poi ci costringono ad usare integratori da loro stessi prodotti. Business su business.
    Che differenza c’è tra un alimento biologico ed uno non biologico?
    La differenza principale che esiste tra un prodotto biologico ed uno coltivato in maniera intensiva, riguarda principalmente la qualità del prodotto stesso, in termini di sicurezza e di maggior presenza di elementi nutritivi all’interno dell’alimento. Attualmente la maggioranza delle persone, quando compra un prodotto, lo sceglie sulla base del colore e dell’aspetto e della dimensione. Tutta l’agricoltura è concentrata proprio su questo aspetto: l’esteriorità. Per questo motivo vengono usati prodotti chimici di ogni sorta al fine di rendere il nostro cibo più appetibile. Ma possedere un ‘aspetto più piacevole, non significa essere più sano, anzi, spesso e volentieri è proprio il contrario.
    Come vengono controllate le produzioni biologiche?
    Le produzioni biologiche oggi sono quelle che sono sottoposti ai maggiori e severi controlli dai dodici organismi autorizzati alla certificazione delle rigide norme e procedure per la produzione, trasformazione, confezionamento e distribuzione dei prodotti bio. A loro volta, questi organismi agiscono sotto il controllo del Ministero delle Risorse Agricole Alimentari e Forestali, attraverso un comitato di valutazione e sotto la vigilanza di Regioni e Province Autonome. Inoltre i prodotti biologici, sono sottoposti ai normali controlli per il settore agroalimentare effettuati dai NAS (Nuclei Anti Sofisticazione) e dalle ASL (Aziende Sanitarie Locali). Ogni prodotto ha la propria autorizzazione e può essere stampato un numero di etichette pari alla quantità disponibile di prodotto, annotando su appositi registri il carico e lo scarico. Possono riportare in etichetta il marchio comunitario.

    Certificazione a garanzia del prodotto

    Buoni, sani e sicuri
    Il sistema normativo europeo garantisce al consumatore di trovare in negozio prodotti veramente biologici, realizzati come da protocollo, nel rispetto della natura e del benessere degli animali. Ma a chi spetta il controllo?
    In Italia, dopo una propria istruttoria di valutazione, il Ministero delle Politiche agricole e forestali autorizza gli organismi nazionali di controllo. In seguito li incarica, dopo le ispezioni dirette in azienda e il prelievo di campioni da sottoporre ad analisi, di rilasciare la certificazione. Ad ogni ente di controllo è attribuito un codice che deve essere riportato sull'etichetta, insieme al logo dell'Unione europea per il biologico. I prodotti biodinamici sono sottoposti agli stessi controlli. La presenza dell'ulteriore marchio Demeter garantisce l'origine biodinamica di almeno il 90% degli ingredienti. A queste ispezioni, noi di Cuorebio aggiungiamo un gran lavoro di collaborazione, ricerca e analisi con i produttori, il quale si aggiunge al suddetto sistema di certificazione dei prodotti biologici. http://www.cuorebio.it/it/perche-bio/certificazioni

    Prodotti biologici e biodinamici: leggiamo l'etichetta

    La carta d'identità del prodotto
    L'etichetta è la carta d'identità del prodotto, una guida fondamentale per il mangiarsano. La normativa di base è il decreto legislativo n.109 del 27/01/1992 (in attuazione delle direttive europee 89/395/CEE e 89/396/CEE, che sarà gradualmente sostituito dal nuovo regolamento UE n.1169 del 22 novembre 2011). Salvo pochi casi particolari, gli alimenti devono riportare alcune indicazioni fondamentali: denominazione del prodotto, elenco degli ingredienti, quantità netta, termine minimo di conservazione o data di scadenza, azienda produttrice/distributrice, lotto di produzione, modalità di conservazione e istruzioni per l'uso (ove necessario), presenza di sostanze allergizzanti. Entro un paio d'anni sarà obbligatorio inserire la tabella nutrizionale, ora facoltativa. Per i prodotti biologici c'è di più. In etichetta deve comparire il logo biologico dell'Unione europea (la fogliolina verde composta da 12 stelle), con i codici che identificano l'organismo di controllo e l'azienda. Altro obbligo è quello di dichiarare la provenienza degli ingredienti con l'espressione "Agricoltura Ue" o "non Ue". I prodotti biodinamici sono sottoposti agli stessi controlli; la presenza del marchio Demeter garantisce l'origine biodinamica di almeno il 90% degli ingredienti.